Ultima modifica: 7 Maggio 2019

Hannah Arendt

I PERCORSI dialogati DELLA LIBERTÀ: HANNA ARENDT

Una DONNA che insegna l’arte difficile e profonda di dire NO, di AGIRE,di avere INIZIATIVA attraverso l’uso del PENSIERO per prevenire il MALE.

Nasce in una famiglia ebraica non praticante (Hannover,1906 / New York,1975), studia filosofia con Heidegger e si laurea con Jaspers. Costretta a fuggire in Francia dalla Germania nazista nel 1933e in America nel 1940 a causa delle leggi razziali.Lavora come pubblicista e docente universitaria di teoria politica.

Autonomia di giudizio contro ogni tentativo di rinchiudere il pensiero in caselle e categorie

L’UNANIMITÀ DI OPINIONE, tipica della moderna EPOCA DI MASSA, distrugge la vita pubblica perché tende ad eliminare completamente COLORO CHE DISSENTONO. L’unanimità di massa non è un accordo ma espressione di fanatismo e di non pensiero.

“Io non appartengo a nessun gruppo; mi avete chiesto dove sto. Da nessuna parte. Ma vivo nell’AZIONE, nel prendere un’INIZIATIVA, la sola attività che metta in rapporto gli uomini nella loro pluralità. Stare nel mondo significa essere posti nella condizione di RIVELARSI, attraverso il discorso e l’azione.”→ VITA ACTIVA.

Grazie alla politica, gli uomini comunicano tra loro, attraverso il linguaggio e le nobili gesta, agendo nella civiltà dell’azione ,del discorso e del DIALOGO. Si mette così in gioco il CHI SI È nella propria unicità. Il discorso, le parole opportune, non MANOMESSE, esprimono l’uomo che SA PENSAREe vivere insieme agli altri.

“Vivere nel mondo significa che esiste un mondo di cosetra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo è posto tra quelli che vi siedono intorno”.

LA BANALITA’ DEL MALE H.Arendt prova a capire l’abisso dei totalitarismi del Novecento:

PROCESSO ad Eichmann,al criminale nazista che si è occupato del trasferimento di milioni di ebrei nei campi di concentramento, che è il suddito idealedi UN REGIME TOTALITARIO,archetipo del cittadino rispettoso della legge. Appare alla Arendt come tanti uomini mediocri che non osano soluzioni alternative alla semplice esecuzione della legge, pertanto Eichmann si atteneva con piena osservanza all’imperativo del nuovo ordinamento: la sua COSCIENZA era come un CONTENITORE VUOTO,incapace di emettere il PROPRIO GIUDIZIO.

Pertanto, “PENSARE CON LA PROPRIA TESTA, COLTIVARE DUBBI: QUESTE SONO LE NOSTRE ARMI DI DIFESA.”– ANNA VIVARELLI

         

a cura della classe 3B

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